Lo stress e l’arte del cambiare casa

Cambiare casa: un momento tanto aspettato quanto temuto.
Solo all’idea di dover mettere mano agli oggetti dimenticati mi mette un po’ d’ansia, figurati qual è l’effetto dell’idea di dover rimettere le mani negli angoli più reconditi del mio appartamento.
Eppure è giunto il momento di progettare il trasloco verso la mia futura casa: nonostante non ne abbia ancora trovata una è giunto il momento di iniziare a programmare il primo trasloco della mia età adulta e per farlo mi sono lasciato attirare da una scatola che mi guarda, chiusa, da camera mia da 4 anni.

Quella scatola è un po’ il simulacro del mio trasloco torinese: contiene la musica e i DVD con cui sono cresciuto, i primi CD scelti e i film che ho scelto di acquistare con paghette e qualche piccolo sacrificio. Ricordo che è stata la prima che ho fatto mentre mettevo via gli oggetti che mi sarei portato dietro.
È anche stata la prima scatola ad arrivare nel nuovo appartamento, è stata spostata un numero imprecisato di volte, prima in camera da pranzo perché contavo di disporne il contenuto sopra la scrivania. Poi in camera da letto affianco a un mobile, perché non ero pronto a riaprirla. Per un certo periodo è stata in un mobile a muro, perché dava fastidio. Infine ha trovato la sua collocazione dimenticata tra il mobile dei maglioni e il muro e definitivamente ricoperta di altri oggetti che non sapevo dove collocare.
Il contenuto un po’ mi tormenta perché rappresenta qualcuno che sono stato e che forse non sono più. Dentro ci sono delle cose che sono anche delle scelte di un gusto che forse adesso non è più mio.

La casa in cui vivo non è tanto diversa da quella scatola.
Contiene oggetti che rappresentano chi sono in questo momento e che forse non sarò più quando la cambierò. Ci sono memorie di persone che non vedo più, altre che continuo a vedere, ci sono cene e aperitivi, compleanni e libri, pomeriggi sul divano e altri passati a pulire.
Ma sopratutto c’è una forma di accettazione: abbiamo preso uno la forma dell’altra. Non sbatto più il quinto dito nel piede negli spigoli perché i mobili sono dove devono essere. Non sbaglio più il lato della chiave di casa perché è automatico individuare quello giusto.

Ci sono dei momenti che non sono tanto sicuro di voler cambiare casa…

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